I nostri prodotti appartengono a un lungo elenco con riconoscimenti di altissima qualità.
Il nostro tesoro: le Clementine di Calabria.
Si pensa che l’origine della clementina sarebbe accidentale e che il primo frutto fu scoperto da Fra Clément Rodier (da cui avrebbe anche preso il nome) nel giardino del suo orfanotrofio, in Algeria. Si fa strada inoltre l’ipotesi che l’ibrido sia molto più antico e provenga dalla Cina o dal Giappone; il frate l’avrebbe solo introdotto nel Mediterraneo.
Dopo le prime ibridazioni agli inizi del XX secolo, fu presto evidente che si trattava di una nuova specie di Citrus (Citrus reticulata Blanco). Dal 1940 la clementina è uno degli agrumi stabilmente presenti sul mercato italiano e, negli ultimi decenni, il frutto più venduto dopo le arance.
Tra le varietà della clementina di Calabria troviamo la Clementina Caffin, pressoché apirene, ovvero senza semi, è ricca di vitamine, aromatica e molto dolce.

Sulle vostre tavole non possono mancare le Arance Navelina VCR; dal colore arancio intenso e la forma arrotondata, senza semi, contengono una polpa molto succosa.
Particolarmente apprezzato dai vegetariani è il nostro Olio Extravergine di Cassanese, ricavato dalle olive Cassanese, è di ottima qualità. Il sapore è denso molto fruttato che offre netti profumi di carciofo, pomodori maturi ed erbe aromatiche. Il colore è giallo paglierino molto limpido.
Direttamente dalla Magna Grecia arriva la ricetta della marmellata di uva, la dolce e antichissima mostarda che da secoli in Calabria si fa semplicemente con l’uva, senza l’aggiunta di zucchero o altre sostanze.
Secondo tradizione si prepara nel periodo della vendemmia e si conserva nei mitici buccacci per l’inverno, per una sana e sostanziosa colazione e soprattutto per preparare crostate, biscotti e i classici bocconotti calabresi.

Tra le nostre prelibatezze: iI fico “dottato”.
Particolarmente apprezzato per l’essiccazione, tanto che potrebbe completarla quasi interamente sulla pianta, è resistente alle piogge e risulta particolarmente resistente anche alla Blastofaga, l’insetto che in natura lo feconda, il quale non riesce a penetrare al suo interno.
La predilezione per i climi caldi e umidi rende i carciofini selvatici particolarmente diffusi nei territori dell’Italia centro-meridionale: non sarà difficile, quindi, trovarli in Puglia, Sicilia e nell’area calabrese della Locride, dove sono chiamati con il classico nome dialettale di Zzinurri.
I capperi sono diffusi nell’area mediterranea e crescono in modo spontaneo sui terreni calcarei, necessitano di pochissima acqua per vivere e svilupparsi. La raccolta dei capperi avviene nei mesi estivi in coincidenza con il periodo di fioritura della pianta, in particolare è importante che vengano colti non appena i boccioli germogliano.
L’antenato di molte varietà di pere coltivate e il pero selvatico, un albero molto raro in natura. Infatti, in alcuni paesi è nella lista delle specie in via di estinzione. I frutti sono molto più piccoli e sodi di quelli del pero coltivato, ma hanno un sapore dolce e aromatico.
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